Soccorso stradale: quando è obbligatorio il deposito giudiziario

Ci sono situazioni in cui vi è l’obbligo di deposito giudiziario e non è sempre semplice capirne a fondo le procedure ed i tempi. Stiamo parlando della sventurata situazione in cui si verifica un sinistro e, tra le mille difficoltà che ne conseguono (ansia e preoccupazione innanzitutto), si ha anche il dubbio di dove possa finire il proprio veicolo incidentato e in che mani.

Sicuramente c’è molto da dire, i casi sono tanti e diversi tra loro, ma avere almeno una vaga idea di come doversi comportare nella suddetta situazione, sperando di non trovarcisi mai, non sarebbe niente male. Dunque, se per ipotesi il sinistro non consente al mezzo di continuare a circolare normalmente, il deposito giudiziario è automatico? Oppure dipende dal pubblico ufficiale che si accerta dell’incidente e dispone come comportarsi?

Il deposito giudiziario comporta dei costi per il proprietario della macchina? Esso avviene in luoghi pubblici o privati? La responsabilità può in qualche caso essere a carico del pubblico ufficiale, anche in termini economici? Per rispondere a queste domande, l’ideale sarebbe rivolgersi a un professionista, ad esempio soccorso stradale Roma, in modo da avere le idee un po’ più chiare.

La circolare del ministero riguardante questo tema è piuttosto specifica nel provare a risolvere tutti i dubbi riguardanti la rimozione del veicolo in caso di sinistro stradale. Infatti gli organi di polizia stradale hanno l’obbligo di collaborare e guidare le azioni volte alla messa in sicurezza della strada e anche all’eventuale necessità di soccorso stradale, compresa quindi la rimozione del veicolo che a seguito dell’incidente occupa la carreggiata ed impedisce il regolare proseguimento della circolazione.

Se infatti il proprietario non è al momento sul luogo del sinistro (ipotizziamo che sia stato portato all’ospedale) oppure è presente ma non e in grado di intendere e di volere (per ipotesi guida in stato di ebbrezza accertata dal pubblico ufficiale), l’operatore stradale ha l’onere di occuparsi della rimozione del veicolo ed affidarla ad un soggetto adatto con la massima diligenza.

Inoltre dovrà occuparsi di precisare all’operatore del soccorso stradale che sta recuperando il veicolo che si agisce in nome e per conto dell’interessato e anche di comunicarlo all’interessato stesso. I verbali saranno redatti con come contenuto anche tutte queste informazioni. Il costo della custodia presso il soggetto sopra citato sarà a carico del proprietario del veicolo.

Nonostante la chiarezza della circolare del ministero su questo tema, rimane piuttosto dibattuto il confronto sulle situazioni e le dinamiche in cui scatta l’obbligo di deposito giudiziario e infatti non tutti gli Stati affrontano allo stesso modo la cosa.

In particolare quest’ultimo concetto pone alla nostra attenzione l’importanza del tema stesso. Spesso l’informazione manca e anche se è dovere del cittadino essere il più possibile aggiornato, rimane difficile giustificare una tale mancanza di conoscenza su questo aspetto così importante della quotidianità (anche se si spera di no) di un patentato.

Forse innanzitutto a chi prende la patente si possono insegnare le basi di quanto precedentemente spiegato ed anche, se possibile, dare un riferimento affidabile (un manuale, magari) ad ogni patentato per spiegargli come comportarsi in alcune situazioni.

Si eviterebbero molte azioni dettate dal panico e dalla mancanza di chiarezza e si potrebbe così contribuire a rendere la strada leggermente più sicura. Un riferimento necessario per neo patentati e non, per soggetti più o meno responsabili (potrebbe anche essere un incentivo alla responsabilità dei conducenti), insomma proprio per tutti.